RASSEGNA STAMPA_2 - SINAGOGA DI CATANIA

Convegni
Ultima data: 
2022-10-28 17:00

Ci sono voluti cinquecentotrenta anni per riportare il Sefer Torah in Sicilia. Da quel 1492 che con un editto firmato dai sovrani cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, segnò la cacciata degli ebrei dall'Isola. I rotoli su cui viene trascritta la Torah, il testo sacro per eccellenza degli ebrei, arriveranno venerdì a Catania donati dalla comunità centrale di Washington. Saranno custoditi nella sinagoga della città etnea, l'unica attiva in Sicilia, che per l'occasione sarà inaugurata ufficialmente.

I locali del secondo piano del castello di Leucatia, messi a disposizione dal Comune sei anni fa per la comunità ebraica, sono stati allestiti per accogliere il cuore della Torah: i primi cinque libri, presenti in tutte le comunità del mondo che nell'arco di un anno, di settimana in settimana, vengono letti e commentati con la stessa cadenza.
"Nel 2019 sono stato ospite della sinagoga principale di Washington - racconta Baruch Triolo, segretario della Comunità ebraica di Catania, l'associazione notarile che ha costituito la comunità omonima - Il rabbino capo, Rav Shmuel Hertzfeld, che allora stava scrivendo il nuovo Sefer Torah per la sua comunità, mi promise che, appena ultimato il lavoro, avrebbe regalato a noi quello su cui la comunità centrale di Washington aveva sempre pregato fino a quel momento. Sarà proprio il rabbino Shmuel Hertzfeld a portare il Sefer a Catania. Quando ci siamo incontrati tre anni fa, c'era anche lo storico e giornalista Michael Ledeen che ha agevolato la donazione".

Il Sefer, infatti, arriva all'interno di un tubo di stoffa decorato che riporta il nome della famiglia Ledeen. "Io e mio marito abbiamo un antico legame con le comunità di ebrei in Italia - dice Barbara Ledeen - Queste Torah sono preziosissime, fatte a mano, introvabili. Non si può avere una sinagoga senza la Torah, la legge che Mosè ha dato al popolo ebraico. Con questo dono abbiamo voluto contribuire alla crescita della comunità ebraica catanese".

A Catania, dunque, da ora in poi, ogni settimana, si potrà leggere un pezzo della Legge. Ogni sabato per lo Shabbat, la festa del riposo, il Sefer verrà srotolato per leggere la Parashah di quel giorno.
Nella sinagoga è stato anche sistemato l'immancabile Aron Hakodesh, l'armadio sacro nascosto alla vista dal drappo ornamentale parochet, dove, dopo ogni lettura, sarà di nuovo riposto il Sefer Torah.

"C'è una lampada perpetua che fa sempre luce sull'armadio, che sia aperto o chiuso - dice il segretario della comunità - Ogni Shabbat, che per noi comincia allo spuntare delle stelle del venerdì sera e va avanti fino allo spuntare delle stelle del sabato, si aprirà l'armadio, si tirerà fuori il Sefer e si leggerà la Parashah della settimana per poi riporlo al suo posto. La sinagoga è un luogo di studio, oltre che di preghiera, e non può esserlo completamente fino a quando al suo interno non è ospitato il Sefer Torah. In sinagoga si studia, si prega e si commenta il libro sacro. Adesso a Catania inizia un nuovo corso".
La storia racconta che gli ebrei, pur di mettere in salvo il Sefer Torah, sono stati disposti a morire. "È la cosa più sacra per gli ebrei - dice Triolo - Si identifica con il tempio. Dopo la definitiva distruzione del tempio di Gerusalemme e l'inizio della diaspora, il tempio è stato identificato nella Torah, il popolo del libro".

Venerdì una folta delegazione della comunità ebraica di Washington arriverà a Catania per la grande occasione, simbolo di "rinascita per tutta la comunità ebraica siciliana", dicono dalla comunità catanese.

Il Sefer Torah sfilerà in processione fino al castello di Leucatia, dove ha sede la sinagoga, per trovare la sua collocazione nell'Aron Hakodesh.
Il giorno prima, però, la delegazione americana visiterà il quartiere ebraico di Cartellone, a Modica, dove il 15 agosto del 1474, nel giorno dedicato all'assunzione della Vergine Maria, al grido di "Viva Maria, periscan gli ebrei", ne furono uccisi a centinaia.

Nel 2017 la comunità ebraica catanese, proprio nell'aula consiliare del Comune del Ragusano, ha ricostruito con il coinvolgimento delle scuole, in occasione della "Giornata della memoria", un processo virtuale ai mandanti di quel massacro, seguendo però un rito secondo le regole. Fino alla sentenza di condanna, anche questa virtuale.

"La delegazione americana ha espresso il desiderio di poter pregare in uno dei luoghi simbolo del massacro degli ebrei - dice Triolo - Andranno, dunque, a Modica con il Sefer Torah per testimoniare il ritorno degli ebrei che nessuno, appunto, potrà più cacciare".

La comunità ebraica di Catania, che già dal 2019 aveva messo in cantiere l'inaugurazione della sinagoga, avrà un suo rabbino di riferimento in arrivo due volte al mese da Israele, ma si doterà anche di un "organismo rabbinico", presieduto da Rav Amsalem. L'autorizzazione arriva direttamente dal comitato rabbinico centrale di Israele, dal momento che la comunità di Catania non aderisce all'Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) e quindi non può avere accesso all'Ari (Assemblea rabbinica italiana).
Ormai nella sinagoga di Catania tutto è pronto: il leggìo grande dove sarà srotolato il Sefer, l'armadio sacro e la lampada con la luce perpetua. E la comunità torna a pregare dopo oltre cinquecento anni.

FONTE: https://palermo.repubblica.it/societa/2022/10/26/news/sefer_torah_catania_sinagoga_ebrei_sicilia-371673189/

 

 

Luogo
Via Leucatia

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  • 2022-10-28 17:00

 

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