I sogni nella tradizione ebraica

Nella Torah, il sogno era una delle principali fonti di intuizione profetica, ma i testi ebraici tradiscono anche una certa ansia al riguardo.

 rabbino Jill Hammer

Traduzione dall’inglese a cura di Barbara de Munari

 

I sogni hanno sempre svolto un ruolo importante nella tradizione ebraica. Nella Bibbia, i sogni sono descritti come un mezzo per comunicare messaggi da D.o e come una fonte di verità sul presente e sul futuro. Il Talmud immagina che il sogno possa attingere ai poteri della profezia, mentre i cabalisti hanno inteso i sogni come viaggi dell'anima che possono evocare messaggeri o allontanare spaventose visioni notturne. Nel loro insieme, queste varie tradizioni descrivono non solo il sogno, ma il sonno stesso come un'attività sacra.

I sogni svolgono un ruolo centrale in alcune delle principali narrazioni della Bibbia. Il patriarca Giacobbe sogna una scala per il cielo con angeli che salgono e scendono. Giuseppe sogna un covone di grano, con altri dodici covoni di grano che si inchinano ad esso. Nel Libro dei Re, D.o viene da re Salomone in sogno per concedere il dono della saggezza. Alcuni sognatori biblici, come il re babilonese Nabucodonosor , vengono avvertiti del disastro, mentre altri, come il coppiere del faraone, sognano la liberazione. Tutti questi sogni sono visti come contenenti messaggi importanti che possono essere intuiti da interpreti di sogni come Giuseppe e Daniele, entrambi i quali sembrano derivare le loro interpretazioni da una fonte divina.

Tuttavia, una controtendenza nella Bibbia suggerisce una certa ansia intorno ai sogni e alla loro interpretazione. Deuteronomio 13:2-4 proibisce al popolo di ascoltare un indovino di sogni che contraddice le parole della Torah. Il profeta Geremia esprime disprezzo per i profeti che ottengono le loro profezie dai sogni. La preoccupazione sembra essere che un profeta sognatore possa offrire una saggezza non normativa che va contro il testo sacro. Questa preoccupazione si riflette nell'avvertimento di Dio a Mosè in Numeri 12:6, che afferma che mentre i profeti futuri possono ricevere comunicazioni tramite visioni o sogni, questo non è il caso di Mosè stesso, che comunicava direttamente con D.o “bocca a bocca”. Un'altra preoccupazione potrebbe essere che la profezia dei sogni dia potere a chi è più lontano dalle sale del potere e dell'istruzione, come le donne e/o i praticanti spirituali non sanzionati. 

Anche il Talmud si occupa della stranezza dei sogni. Nel Trattato Berakhot, il Talmud considera il sogno come un sessantesimo della profezia; il resto lo chiama devarim b'teilim, assurdità o cose oziose. Come si fa a separare il grano profetico dalla pula dell'assurdità?

Il Talmud raccomanda di consultare un interprete dei sogni, ma gli interpreti dei sogni, come gli interpreti della Torah, possono avere opinioni diverse. Il Talmud riporta la storia di un saggio che andò da 24 interpreti dei sogni, ognuno dei quali offrì un'interpretazione diversa, e vera. Come la Torah stessa, i sogni possono avere significati multipli.  

Il Talmud offre diversi rituali per “guarire” un sogno, ovvero spostarne il significato in una direzione più positiva. Un rituale consiste nel recitare una preghiera speciale che chiede che un sogno riceva guarigione. Un altro è la convocazione di una “corte dei sogni” di tre persone per riparare il sogno recitando versetti biblici come incantesimi. Il Talmud nota anche l'uso di giochi di parole nei sogni, dicendo, ad esempio, che chiunque veda un elefante (pil) in un sogno riceverà un miracolo (pele). Il Talmud contiene l'affermazione criptica che “un sogno che non è stato interpretato è come una lettera che non è stata letta”.

 

Un modo per capirlo è che i sogni sono comunicazioni dall'aldilà e se vogliamo trarne beneficio, dobbiamo prestare attenzione alla nostra posta notturna.

I mistici medioevali hanno ulteriormente sviluppato le tradizioni ebraiche sui sogni, considerando il sogno come una forma di viaggio dell'anima. Lo Zohar, il principale testo cabalistico, afferma: “Quando una persona giace a letto, l'anima esce e vaga per il mondo superiore”. Nelle fonti cabalistiche, si dice che i sognatori visitino il mondo delle anime, apprendano verità dagli angeli o vengano aggrediti dai demoni. Lo scopo dei sogni, secondo lo Zohar, non è solo la profezia ma affrontare le preoccupazioni del sognatore o ispirare le persone a trasformare le loro vite. 

 

Hayyim Vital, un cabalista del XVI secolo che visse a Safed, nel nord di Israele, registrò sogni e interpretazioni di sogni di donne sagge e rabbini. Vital immaginava che i sogni mostrassero ai sognatori la loro “radice dell'anima”, la vera natura della loro identità. Quasi due secoli dopo, il Baal Shem Tov, il padre del movimento chassidico, insegnò che quando sogniamo, incontriamo le anime delle cose che vediamo e sperimentiamo durante il giorno. Gluckel di Hameln, un diarista ebreo tedesco, credeva anche che i sogni fossero una fonte di conoscenza ultraterrena. 

In alcune tradizioni ebraiche, questi messaggi non erano semplicemente eventi notturni spontanei, ma potevano essere evocati tramite la magia. Rituali elaborati, tra cui il digiuno, il rovesciamento degli abiti, preghiere e incantesimi ebraici, iscrizioni magiche, dormire in un cimitero e altro ancora, venivano usati per evocare messaggeri dei sogni. Rituali e amuleti venivano usati anche come protezione contro gli incubi, che alcuni credevano provenissero dai demoni. Queste tradizioni presumono che i sogni siano un luogo di connessione sacra ma anche di potenziale pericolo, poiché il sonno rende l'anima vulnerabile.

Nei tempi moderni, la maggior parte di queste tradizioni non è più ampiamente praticata. Ma alcuni praticanti spirituali ebrei le stanno rivisitando e trovano un significato profondo nei loro sogni e in quelli degli altri. Proprio come varie tradizioni indigene intendono il sogno come una fonte di saggezza e guida spirituale cruciali, le tradizioni ebraiche del sogno dall'antichità a oggi continuano a vedere i sogni come, come minimo, un sessantesimo della profezia.  

[Da: Community My Jewish Learning]