OLTRE IL SAMBATION
Storia dell'immaginario ebraico
- Categoria: Religioni ed Esoterismo
- Autore: Barbara de Munari, Ariel Toaff
- Editore: Edizioni Ester
- Pagine: 272
- Prezzo: € 24,00
- ISBN: 978-88-99668-79-2
- Anno: 2023
- Note: Collana Sapienza Ebraica a cura di Barbara de Munari
Descrizione
Premessa
È stato sostenuto da più parti che la ricerca sull’immaginario ebraico è ancora allo stato iniziale, se non embrionale. Non so se dietro questa constatazione, apparentemente innocua, si nasconda una sfida, intesa a sottolineare le grandi difficoltà che il tema senza dubbio presenta, anche volendo prescindere dall’apparente penuria di fonti ebraiche sull’argomento. Ma il discorso va pure incominciato.
In questo lavoro ho cercato quindi di cogliere alcune rappresentazioni dell’immaginario nella società ebraica, presente e operante nel mondo cristiano occidentale dal Medioevo alla prima età moderna. Si tratta di proiezioni esotiche, di desideri, fantasmi e mostri, che sono legati naturalmente alla visione religiosa dell’ebraismo, pur non rivelandosi affatto impermeabili agli apporti esterni. Da parte mia ho provato a mettere a fuoco quegli elementi che mi apparivano più significativi per scoprire i ruoli dell’immaginario, del fantastico e del meraviglioso all’interno del mondo ebraico. Importante mi è sembrato distinguerne i cambiamenti interni, corrispondenti a quelli del contesto storico, cui spesso quelle rappresentazioni si dovevano adattare con funzioni evidenti di compensazione, costituendo un contrappeso onirico e fantastico alla negatività e alle frustrazioni del quotidiano.
Anche per gli ebrei la storia dell’immaginario va ricostruita nei rapporti tra strutture sociali e sistemi di rappresentazione. Se è vero quindi che la società ebraica occidentale, come quella cristiana, guarda all’immaginario come a un prolungamento organico della propria cultura e tradizione, si ha l’impressione che le sue rappresentazioni in molti casi contengano sedimenti importanti di eredità precedenti, in altri si costituiscano con elementi di provenienza eterogenea per adempiere ad una funzione di risposta in chiave ebraica al meraviglioso cristiano. Quindi non tutto è nuovo, perché ogni società secerne del meraviglioso, ma si nutre soprattutto di un meraviglioso anteriore, di vecchie meraviglie.
Spesso nell’Occidente medioevale ebraico il mondo delle meraviglie, l’orizzonte straordinario del sogno e dell’immaginario tende ad organizzarsi in un universo rovesciato, che si contrappone alla difficile realtà del quotidiano, annegata nelle sofferenze e nel disprezzo, nelle umiliazioni e nelle tragedie. Costituisce quindi una sorta di valvola di sicurezza che nei momenti difficili corrobora e conforta, restituendo fiducia e speranza. Nell’India misteriosa, popolata da una flora e una fauna incredibili e affascinanti, si colloca il paradiso terrestre del Sambation e delle dieci tribù perdute, il mondo a rovescio degli ebrei dalla pelle nera, i valorosi e integri combattenti capaci di trionfare sugli eserciti cristiani del Prete Gianni. Di fronte ad un’Europa cristiana che con i suoi modelli religiosi e ideologici esercitava una costante pressione sulla diaspora ebraica, questa reagiva inventando il suo Messia nero, diretto figlio delle tribù, sopravvissute in terre lontane e incontaminate, che con il valore delle armi doveva riscattare le genti di Israele, restituendo loro onore e credibilità. Tramontato a metà del Cinquecento il sogno del Sambation, insieme al penoso fallimento di David Reubeni, il più esotico messia che l’ebraismo occidentale abbia prodotto, non restava che la fuga nella geografia immaginaria della terra biblica di Israele. Questa si rivelava tuttavia di tasso onirico troppo basso e incapace di sostituirsi nei momenti difficili al mito epico e gratificante delle tribù perdute, ricche e potenti, nell’India fantastica e inaccessibile.
Sappiamo che i percorsi dell’immaginario variano a seconda dei tempi e dei luoghi. Gli ebrei, come i cristiani, guardavano ai misteriosi rivolgimenti della natura, scrutavano i segni nei cieli per interpretarli, prevedendo imminenze sociali ed eventi drammatici e traumatici. Era tuttavia la nascita dei mostri, delle creature deformi e degli scherzi di natura a costituire il segno evidente e terribile del mutamento nella storia, spesso il più tragico e fatale. Nell’Italia della Controriforma l’ebreo stesso si era trasformato agli occhi della società cristiana in un mostro dalle fattezze ridicole e patetiche, che praticava costumi stolti e grotteschi, espressi nelle “empie” dottrine del Talmud.
La clamorosa nascita di un mostro nel ghetto di Venezia nella primavera del 1575 poneva quindi decisivi problemi di interpretazione ad ebrei e cristiani, alle prese con gli stereotipi che gli uni e gli altri avevano saputo creare a proprio uso e consumo. L’immaginario ebraico e quello cristiano si tuffavano nella Laguna per riemergerne con rappresentazioni fantastiche di segno opposto, fatte per rassicurare e confermare certezze, scosse da dubbi e paure.
Ma paradossalmente il cattolicesimo tridentino oscurantista e intollerante, che detestava gli ebrei e li tollerava soltanto considerandoli alla stregua di una mandria di “mucche pazze” e pericolose, che andavano indirizzate con il bastone più che con la carota sulla via delle sante acque del battesimo, lasciava segni profondi sull’immaginario ebraico, solcandolo con profonde venature di ipocrisia e doppiezza morale.
Il corpo cominciava ad essere considerato con sospetto e la sessualità solo apparentemente messa in ombra e posta in secondo piano, si trasformava in una “mina vagante” capace di attentare alla sanità fisica e morale di chi non la sapesse maneggiare con le dovute precauzioni, minuziosamente e rigidamente prescritte.
Le tematiche e i percorsi dell’immaginario nella società ebraica, diversi a seconda dei tempi e dei luoghi, erano inevitabilmente permeati dalle inquietudini e dalle angosce che la storia imponeva loro.
Ariel Toaff
Tel Aviv, aprile 2023
Indice
Premessa
Le meraviglie dell'India
Il Sambation, fiume vivente
Il Messia nero
Il tramonto delle dieci tribù
Smeraldi, diamanti, unicorni e giacinti rossi
Alle radici del pregiudizio antiebraico
Eventi strani e luttuosi, stelle comete e «segnati da Dio»
Precetti amorosi e manuali di edificazione erotica