OMAGGIO A FEDERICO GARCÍA LORCA
- Categoria: Arte e Fotografia
- Autore: Barbara de Munari
- Editore: ETICA Associazione Culturale
- Anno: 2022
Descrizione
LA POESIA NON CERCA SEGUACI, CERCA AMANTI.
Così scriveva Federico García Lorca, fucilato il 19 agosto 1936, nato in Spagna il 5 giugno 1898 – mentre si completava la Secessione (Secessionstil) a Monaco di Baviera e a Berlino in Germania, e a Vienna in Austria, con la sua ufficializzazione avvenuta con la cosiddetta Wiener Secession (Secessione viennese).
Poeta, drammaturgo e regista teatrale spagnolo, raggiunse il riconoscimento internazionale come figura emblematica della generazione del '27, un gruppo principalmente di poeti che introdusse le avanguardie artistiche - come il simbolismo, il futurismo e il surrealismo - nella letteratura spagnola con risultati eccellenti, in quella che fu definita la Edad de Plata.
Sostenitore dichiarato delle forze repubblicane durante la guerra civile spagnola, fu catturato a Granada, dove si trovava ad alloggiare in casa di amici, e fucilato da uno squadrone delle forze nazionaliste. Il suo corpo fu poi gettato "in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande".
I suoi resti non sono mai stati trovati.
In un rapporto sulla morte del poeta, redatto nel 1965 dalla polizia di Granada dopo che erano stati chiesti all'ambasciata spagnola chiarimenti sul caso, si legge che García Lorca, accusato di "pratiche omosessuali", "socialista" e "massone", prelevato nella casa dei suoi amici, i fratelli Rosales, avrebbe confessato prima di essere condannato a morte e ucciso insieme a un'altra persona…
Sì, fu tutto questo, Federico García Lorca, ma anche molto, molto di più..
Entrare nell'interpretazione della sua Opera non è facile, poiché ci dobbiamo immergere nel mondo del subconscio, detto, frettolosamente, surrealismo. O nel mondo dei sogni.
Il surrealismo, fu uno dei movimenti artistici più influenti del primo Novecento. André Breton ne formulò i princìpi nel 1924 e li basò, in parte, sulle teorie di Freud, secondo il quale l'essere umano non sarebbe stato libero se non fosse riuscito a far emergere il contenuto del proprio subconscio, che si manifestava nei sogni in completa libertà, ma era represso dall'essere cosciente (sveglio).
Così Breton propone di rendere cosciente l'inconscio: lasciare la mente vuota e scrivere “senza riflettere”. E dunque, poi, metafore poco plausibili, associazioni di idee scomposte, parole nascoste, immagini audaci... Vivremo, allora, "l'altra metà della vita" che ci ruba la veglia.
“Poeta en Nueva York”, è una raccolta di poesie ed è un grido straziante in un momento difficile della vita di Federico. È un'opera criptica, ma di una bellezza indiscutibile e misteriosa.
In particolare in “Piccolo valzer viennese”, ci colloca in una città (Vienna) dove tutto è morto e tutto gli ricorda una relazione sentimentale interrotta, quindi la sua voce trasuda tristezza. Il poeta piange, cerca quell'amore perduto, ma nessuno lo ascolta. Vuole incontrarlo di nuovo, ma non c'è speranza. Solitudine, vuoto, freddo, silenzio, un valzer “a bocca chiusa”... e la Luna. Un simbolo che usa quasi sempre in tutte le sue opere. In questo testo, in particolare, la Luna parla di sensualità, ma anche di morte presunta, "attirando nel suo incantesimo" chiunque la guardi.
Poi, dopo questi momenti travolgenti del Novecento, con i suoi bagliori infiniti e cangianti nelle arti e nelle scienze, nelle lettere, nella musica, nella pittura, nella filosofia, nella psicoanalisi, tutto si spense e fu la guerra.
Ma, c’è un “ma…”: nel 1986, la traduzione in lingua inglese fatta da Leonard Cohen della poesia di García Lorca "Pequeño vals vienés", e musicata dallo stesso Cohen, raggiunge il primo posto all'interno della classifica dei dischi più venduti in Spagna.
Qui ne proponiamo due versioni:
la prima cantata da Leonard Cohen, con testo in inglese e in italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=gQAU9AIZGvc
la seconda cantata da Idan Toledano, con testo in spagnolo e in ebraico.
https://www.youtube.com/watch?v=djgzo-arN5o