ETZ HAIM - IL NATALE DEL RABBINO [2021]
(Nomi – שמות)
di Rav Haïm Fabrizio Cipriani
Questo Shabbat leggiamo Shemot, l’inizio dell’Esodo, e contemporaneamente i nostri fratelli cristiani celebrano il Natale.
Il tema della nascita è molto importante nei primi capitoli di Shemot/Esodo. Nel quadro della sua politica di oppressione, il Faraone egiziano tenta di sopprimere il popolo ebraico sterminandone i nuovi nati. Ma non ha fatto i conti con il coraggio di alcune donne egiziane.
“Ma le levatrici temevano Elohim, non fecero come aveva detto loro il re d’Egitto, e lasciarono vivere i bambini. […] E siccome le levatrici temevano Elohim, egli fece loro famiglie.” [Es. 1:17-20]
Sono quindi le levatrici egiziane a salvare i neonati ebrei condannati dal Faraone. Il popolo ebraico nasce quindi nel ventre dell’Egitto ad opera di madri egiziane. L’espressione criptica “fece loro famiglie” significa secondo me che quei bambini divennero a tutti gli effetti i figli di quelle donne, perché erano state loro a metterli al mondo salvandoli in un modo impensabile.
Questo ci ricorda una realtà sorprendente della nostra esistenza.
Poche cose avvengono in maniera lineare. Non sempre riceviamo vita da dove ci attenderemmo, e non sempre la trasmettiamo come e a chi vorremmo. Siamo tutti figli di Altro, e spesso siamo anche genitori di Altro.
Suppongo che qualcosa di simile avvenga anche nella narrazione del Natale cristiano, con la sua idea del singolarissimo e poco regolare nucleo familiare che dà alla luce Yeshu il Nazareno.
A questo siamo chiamati. A dare e ricevere (N)natali impensati, ogni giorno.
Shabbat Shalom,
Sereno Natale (nel rispetto delle norme sanitarie, obbligo morale e religioso) agli amici cristiani.
Rav Haim
A questo link la trasmissione televisiva della Radiotelevisione Svizzera Italiana a me dedicata:
https://www.rsi.ch/.../Haim-Cipriani-un-rabbino-e-il-suo...