MUSICA: Aube, di Circus Marcus
COPERTINA: Marc Chagall, La vie – Equilibrista su un mondo alla rovescia
Un racconto iniziatico di Amore, sull’Amore, e di formazione, nelle sue infinite forme, variabili e sfaccettature.
In spazi fatti di memoria, attenzione, sensazioni e complessità.
Eretico, dissacrante, innamorato, tenero, liquido, affaticato e sognante, brutale e raffinato.
Un libro sulla necessità dell’Incontro con l’Altro da sé come unica possibilità di spinta al cambiamento e all’evoluzione personale.
E anche perché, scrive Cristiano Longoni, ci sono momenti in cui l’unica azione sensata è fermarsi, guardare e non negare ciò che stai vivendo:
Accomodati.
Lascia solo che sia.
Il Sé parla tutte le lingue del mondo, ma ascolta solo la tua.
E non c’è proprio bisogno di fare nulla.
L’essenziale non è costruire, è togliere e per togliere è solo necessario che tu sia.
Null’altro!
Sono junghiano,
dice Cristiano Longoni,
ognuno ha le sue sfighe.
E ho sempre scritto spinto da ciò che è definito il Daimon, la “creatura divina”, presente in ognuno di noi e che spinge per portare a compimento ciò che la nostra anima si è scelta prima di nascere.