La superstar dell'hip-hop, nell'occhio del ciclone per alcune uscite a dir poco non politically correct, ha annunciato con largo anticipo la sua candidatura.

 

Joe Biden e Donald Trump non saranno da soli. All'improvviso, in un venerdì mattina di fine novembre, è infatti arrivata un'altra candidatura alle elezioni presidenziali del 2024. Si tratta di Kanye West, un rapper che sogna la Casa Bianca. Ma attenzione a pensare che il suo modello possa essere Barack Obama solo perché questo è stato il primo presidente non bianco degli Stati Uniti d'America. Anzi, tutto il contrario.

 

Kanye West ha più volte fatto sapere di ammirare Donald Trump. E anzi, le sue ultime affermazioni sono arrivate dopo che West è stato avvistato al golf club Mar-a-Lago diTtrump all'inizio della settimana, accompagnato da Nick Fuentes, un influente suprematista bianco. Ha addirittura affermato di aver chiesto proprio a Trump di essere il suo compagno di corsa verso le urne. Ricevendo un (prevedibile) rifiuto.

 

La star della musica hip hop, che ha cambiato legalmente il suo nome in Ye, ha persino già postato sui social media un video del logo della sua campagna elettorale, accompagnato dalla didascalia ‘ye 24’. Già nel 2020 si era candidato, ricevendo però solo 70 mila preferenze. Tanti quanti gli stadi che riempie coi suoi concerti. Quando West si è candidato alle presidenziali del 2020, ha annunciato la sua campagna troppo tardi per apparire sulla scheda elettorale in almeno sei stati. Ha tenuto un solo comizio, in cui è scoppiato in lacrime mentre parlava di aborto, e ha finanziato due spot televisivi. Alla fine, è stato indicato come candidato solo in 12 stati.

 

Che cosa significa la candidatura di Kanye West

 

Per la sua candidatura nel 2024, il rapper ha spiegato di aver arruolato il commentatore Milo Yiannopoulos come manager della sua campagna. Ex redattore della testata di destra Breitbart, Yiannopoulos è stato ampiamente evitato dai conservatori tradizionali dopo che nel 2017 è emerso un video in cui sembrava giustificare la pedofilia.

 

Il lancio della campagna elettorale di West avviene mentre il rapper deve affrontare una serie di dannose controversie. Ha provocato una tempesta di critiche dopo aver partecipato alla settimana della moda di Parigi con una maglietta che riportava lo slogan "white lives matter", una frase adottata dai suprematisti bianchi, che hanno iniziato a usarla nel 2015 come risposta al movimento "black lives matter". West ha poi affermato che i suoi critici sono stati pagati da una cabala segreta di Ebrei, un comune punto vista dell'antisemitismo.

Poiché ha continuato a fare commenti antisemiti online e in interviste televisive, il 45enne è stato abbandonato dalla sua agenzia di talenti, mentre aziende di moda come Gap, Adidas e Balenciaga hanno dichiarato che non avrebbero più lavorato con lui. Il musicista ha poi commentato di aver perso "2 miliardi di dollari in un giorno". All'inizio della settimana, la rivista Rolling Stone ha riportato le affermazioni secondo cui West avrebbe usato "bullismo e giochi mentali" per creare un "ambiente tossico" tra i dipendenti Adidas che lavoravano alle sue scarpe yeezy.

 

Intanto, ci si interroga sulla sua candidatura, che stavolta è arrivata con largo anticipo. Solo una boutade oppure qualcosa di più?

 

(Affaritaliani.It | esteri)