(ansa) New York, Sotheby’s metterà all'asta in gennaio con una stima tra tre e cinque milioni di dollari un ritratto da poco attribuito ad Agnolo Bronzino che, secondo lo storico dell'arte italiano Carlo Falciani, potrebbe essere l'autoritratto dello stesso artista da giovane.
Opere di Bronzino appaiono solo raramente sul mercato. Sotheby's ne ha venduta una (ritratto di giovane uomo con un libro) nel 2015 per oltre nove milioni di dollari. "È' una delle scoperte più eccitanti degli ultimi anni per questo artista, ed è notevole che un quadro di questa qualità, un vero capolavoro della ritrattistica del cinquecento, sia rimasto sconosciuto finora alla comunità degli studiosi", ha detto Falciani.
La tela sarà venduta per beneficenza: tutti i proventi andranno a una 'charity' che aiuta sopravvissuti all'Olocausto e a un'altra a sostegno dei non vedenti.
Il nuovo ritratto fu confiscato all'inizio della seconda guerra mondiale a Ilse Hesselberger, una ricca vedova di Monaco di Baviera, che nel 1938, mentre i nazisti acceleravano le persecuzioni degli ebrei tedeschi, andò con la figlia Trudy a Milano a trovare parenti. Trudy, come previsto, partì poi per l'America, mentre la madre, di religione protestante ma ebrea di origine, rientrò a Monaco.
Identificata come ebrea dalle nuove leggi razziali, fu presto privata delle sue proprietà e costretta a 'donare' oltre centomila marchi per la costruzione di una struttura che fu poi usata come centro di smistamento verso i campi di sterminio.
Pagando senza sapere la vera destinazione di quei fondi, Ilse sperava di comprare la libertà. Fu invece deportata anche lei nel novembre 1941 sul primo treno per il campo di Kaunas nella Lituania occupata dove cinque giorni dopo finì nelle camere a gas.
Il ritratto ora attribuito a Bronzino era stato nel frattempo acquisito dalla Cancelleria del Reich e destinato al 'Çhrermuseum', uno stravagante complesso che Hitler voleva costruire a Linz, in Austria, e che non fu mai realizzato.
Finita la guerra, le truppe americane trovarono il quadro, assieme ad altri capolavori, in una miniera di sale in Austria, da dove passò nelle mani del governo tedesco che solo di recente lo ha restituito agli eredi. (Ansa).