(Ansa) - Roma, 21 nov. 2022 - "I Giudei eliminati dal Circolo della Stampa": è il titolo di una nota di poche righe apparsa il 18 novembre 1938 sul "Popolo di Trieste", seguita dal plauso delle camicie nere della redazione: "Era logico che i Giudei non dovessero più far parte di quella che noi consideriamo la nostra casa, la nostra famiglia. Il giornalismo fascista è un posto avanzato della rivoluzione, che deve essere presidiato da uomini puri di sangue e di cuore, da militi fedeli interamente votati alla causa".
A Trieste, come nel resto d’Italia, la scure delle leggi razziali che, a partire dal settembre del 1938, si abbatte sul mondo della scuola, dell'economia, della cultura e delle professioni dando il via alla persecuzione, cancella la presenza dei giornalisti professionisti e dei pubblicisti ebrei dalle testate cittadine.
Il film documentario "Ultime notizie. Diritto di cronaca, giornalisti e leggi razziali a Trieste" di Sabrina Benussi, al quale ha collaborato il Museo della Comunità Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner" - in onda martedì 22 novembre alle 22.10 su Rai Storia - racconta questa storia attingendo ad archivi istituzionali e privati e indagando l'impatto che produsse sulle memorie individuali. Un'operazione favorita dallo stesso sindacato dei giornalisti che si occupa di compilare le liste di proscrizione. Lo stesso proprietario del "piccolo", Teodoro Mayer, che pure era stato senatore del regno vicino al regime, sarà costretto a cedere il quotidiano.
Sergio Della Pergola, figlio del giornalista sportivo espulso Massimo Della Pergola, racconta le vicende della sua famiglia in fuga e di come il padre, profugo in Svizzera, inventò il progetto P ovvero il futuro totocalcio. La giornalista Mariella Grande ripercorre le vicissitudini di Ida Finzi, alias Haydée, giornalista e scrittrice costretta, ormai anziana, a nascondersi in un ospizio a Portogruaro e morta in solitudine. Al documentario partecipano il professor Marcello Flores, il conduttore radiofonico e giornalista Massimo Cirri e il giornalista Pierluigi Sabatti, che raccontano l’Italia e in particolare la Trieste dell'epoca e descrivono il clima sia politico che culturale che si respirava. Il film doc è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti e dall'Assostampa del Friuli Venezia Giulia, unitamente al Circolo della Stampa di Trieste, con la collaborazione del Museo della Comunità Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner".