ETICA A.C. è lieta ed onorata di pubblicare un nuovo testo di ALESSANDRO YORAM NATHAN SCUDERI (*):
“ALI DI CARTONE”
Si tratta di un testo dolente e drammatico, che ha richiesto un grande “tempo dell’Anima”, da parte dell’Autore, per giungere al suo compimento e al suo scopo: comunicare quanto è stato, trasmettere il Ricordo di un Tempo di Guerra.
In questo nuovo testo di Alessandro Yoram Nathan Scuderi il ricordo si trasforma in lirica e in elegia e invita al Tempo della Riflessione.
La prosa è sobria e sintetica, ma contemporaneamente preziosa, poetica e ricca di suggestioni rare e raffinatissime.
Si tratta di un testo non facile, da leggere e rileggere, che si articola su piani di riflessione e di lettura successivi, anche secondo quei princìpi di una geometria frattale tanto cara all’Autore, ed è dedicato ai Morti di Guerra e ai vivi, che facilmente dimenticano, legati – come scrive Alessandro Yoram Nathan Scuderi – ad un filo di incoscienza … sepolcrale.
Ma l’Anima reclama, nel Poliziotto che è, ed è stato, Alessandro Yoram Nathan Scuderi. L’Anima, attraverso le sue vibrazioni cosmiche che sollecitano il risveglio e pungono il torpore…
Il pensiero chassidico insegna che ciascuno di noi possiede un'anima divina, una scintilla del Signore, e così Alessandro Yoram Nathan Scuderi scopre in questo testo il proprio autentico "io", stabilendo un contatto con le sue forze interiori, e con l’illimitato potenziale della scintilla divina che è in noi, cercando di farne il fattore dominante della sua vita.
Alessandro Yoram Nathan Scuderi mette in luce davanti a se stesso e a chi lo legge i segni che lo distinguono e che fanno di lui quello che è, con tutte le sue caratteristiche.
Analizza, ma soprattutto esprime la sua facoltà di gettare uno sguardo nuovo sulla ricchezza e sulla complessità del suo essere, e sull’essenza spirituale che rende ognuno di noi un essere umano assolutamente unico.
Si può tentare di spiegarlo con un paragone. Chi s’immerge nell’acqua, più va in profondità più sente un oggettivo richiamo a risalire in superficie. Maggiore è il suo distacco dalla superficie dell'acqua, maggiore è la forza che lo spinge a ritornare a galla. Allo stesso modo la consapevolezza di essere tagliato, separato, anche leso, risveglia il bisogno di stabilire un legame più intenso con l’Anima.
Così avviene con il riconoscere il proprio passato, vedendolo come parte integrante della propria vita, valutandolo, nel tempo della maturità, con uno sguardo nuovo.
Come dicono i Saggi, la corda che lega ogni individuo al Creatore è più forte dove c'è il nodo fatto per ripararne la rottura.
Barbara de Munari (TORINO) - Giornalista, Presidente e Direttore editoriale di ETICA A.C.
(*) Alessandro Yoram Nathan Scuderi (CATANIA) è Ispettore Superiore di Polizia in quiescenza